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“Da bambini, nel mio paese, ci capitava spesso di trovare residui bellici nei terreni incolti di periferia, i nostri campi di gioco.”

visualferocarletti

Già allora rimasi affascinato da quelle forme straziate, tragicamente belle, così irripetibili. Ne temevo il vissuto e ammiravo la capacità di mostrare, mediante le spigolose fratture, la propria intimità più recondita… immaginavo di penetrare la materia stessa.
Cominciai ad accarezzare il sogno di far raccontare loro storie d’amore, di poesia, di fratellanza e giustizia, ma anche di semplice quiete, diversa da quella amara che ne ha determinato l’esistenza. Ed ora, riproporre questa materia in altro tempo e altra veste, ma soprattutto con un nuovo messaggio, rappresenta per me una continua sfida.

Ho scelto di non modificare in alcun modo la forma dei frammenti, lasciando che ciascuno di essi racconti la propria storia.

Osservandoli, ho una visione di ciò che insieme possano diventare e tutto ciò che faccio è comporli in forme armoniche, come fossero le note di una sinfonia.